A novembre 2011 durante il nostro soggiorno in Etiopia abbiamo visitato una scuola elementare vicino Mekelle, dove abbiamo portato giocattoli, vestiti e caramelle ai bambini che ci hanno accolto come se ci fosse una grande festa.
La scuola è un edificio nudo e spoglio dove ci sono vecchi banchi e vecchie sedie, ma non ci sono libri, né penne, né quaderni. Le lezioni sono disegnate sulla lavagna e sui muri.
I bambini e le bambine imparano in condizioni di estremo disagio: manca l’acqua, mancano i bagni e la corrente elettrica, ma quello che più ci ha sconvolto è stato vedere una bambina che si è avvicinata ad una pozza di acqua sporca, dove si abbeverano anche gli animali, per raccogliere l’acqua da bere !
Ma l’acqua è un bene fondamentale e un diritto primario e nessun essere umano può esserne privato. Non era proprio possibile non fare nulla davanti a queste assurde condizioni di vita.
Nei giorni seguenti abbiamo fatto costruire quella che sarà la base per un serbatoio di circa 15.000 litri di acqua e abbiamo coperto le spese necessarie per l’installazione del serbatoio che verrà rifornito più volte alla settimana da un autobotte.
In poco più di un mese, come si vede nell’ultima foto, il serbatoio è stato installato.
Queste sono le immagini che documentano questa storia particolare.